Come curare l’igiene orale degli animali domestici
Come curare l’igiene orale degli animali domestici, dai cani ai roditori? Ecco alcune utili informazioni!
LA DETARTRASI
La detartrasi, o ablazione del tartaro, va effettuata il più presto possibile nel momento in cui si riscontri un’infiammazione della gengiva.
Attendere troppo può significare giungere a una parodontopatia che, anche se trattata adeguatamente, non permette una guarigione completa e può condurre all’estrazione del dente.
Le lesioni del cavo orale causano dolore, anche se i nostri amici non lo manifestano in maniera evidente.
Riluttanza al gioco, abbattimento e disappetenza possono essere imputati all’età, ma possono anche essere sintomi di dolore cronico.
Inoltre, numerosi studi evidenziano che le patologie del cavo orale possono causare problemi a livello cardiaco, epatico e renale.
Tutto ciò mina la salute dei nostri animali e la loro qualità di vita, ecco perché occorre trattarle velocemente e in modo adeguato, anche attraverso la detartrasi.
IL MAL DI DENTI
Pensare che i nostri gatti o i nostri cani non provino dolore in presenza di patologie del cavo orale è uno degli errori più comuni commessi dal loro padrone.
L’istinto porta infatti i nostri amici ad alimentarsi anche quando sentono molto dolore, dando quindi l’impressione che non soffrano.
Riluttanza al gioco, abbattimento o mancanza di appetito possono essere i principali sintomi di un problema orale o dentale.
In particolare, nei gatti possono presentarsi anche urla durante uno sbadiglio o il rifiuto di farsi toccare a causa del dolore provato.
La semplice detartrasi molto spesso non è sufficiente a risolvere i problemi.
Può quindi essere necessario approfondire lo studio della situazione tramite radiologia e sondaggio parodontale.
L’estrazione di denti patologici è molto spesso l’unica soluzione al problema, in seguito alla quale si nota un notevole miglioramento della qualità della vita del paziente, senza conseguenze sulla sua capacità di alimentarsi.
L’ANESTESIA
In veterinaria, la quasi totalità delle procedure chirurgiche odontoiatriche e maxillo-facciali sono effettuate in anestesia generale, mantenuta durante l’operazione per via inalatoria o iniettiva.
In entrambi i casi, il paziente è intubato e collegato a una macchina anestesiologica con caratteristiche specifiche in relazione al suo peso corporeo.
I farmaci utilizzati sono iniettati e gestiti da sistemi compiuterizzati. Attraverso un monitoraggio costante possiamo sapere in ogni momento la quantità di farmaco in circolo, con una conseguente maggiore sicurezza anestesiologica.
Per tutta la durata della procedura chirurgica e durante il risveglio i pazienti sono collegati a un monitor multiparametrico, in grado di registrare le funzioni vitali.
Siamo in grado infatti di monitorare la pressione arteriosa (con un catetere in arteria), il tracciato elettrocardiografico, i gas respirati, il volume di gas scambiato, la percentuale di ossigeno in circolo e la temperatura corporea.
Tutto ciò permette di ridurre al minimo i rischi, gestire il paziente al meglio e avere risvegli rapidi anche per anestesie di lunga durata.
L’ANALGESIA
Uno stimolo doloroso è percepito dall’organismo anche in anestesia, ma non è processato a livello conscio.
Un controllo del dolore mediante l’uso di anestetici locali o analgesici endovenosi permette un più veloce recupero e un migliore stato emotivo del paziente.
È fondamentale agire in modo preventivo con una analgesia adeguata in modo da ridurre, ma soprattutto controllare, più facilmente il dolore chirurgico post operatorio.
Se sarà possibile effettuare una analgesia locale, il paziente avrà enormi benefici con l’unico effetto collaterale di una sensazione di formicolio nell’area interessata dal blocco, che tenderà a sparire nell’arco di un’ora.
Per tale motivo tutti i nostri pazienti sono sottoposti a blocchi loco regionali (iniezione di un anestetico locale in corrispondenza dei principali nervi dell’area interessata dalla chirurgia), bloccando in questo modo l’insorgenza del dolore stesso ed evitando così la sua percezione al risveglio.
LA STOMATITE
La gengivo stomatite cronica felina (FCGS) è una patologia infiammatoria estremamente dolorosa che colpisce la cavità orale del gatto.
Ad oggi nessun trattamento medico provato (antibiotici, cortisonici, antiinfiammatori, ciclosporine, interferone) risulta più efficace rispetto agli altri e le statistiche riportano eutanasie nel 50% dei soggetti a distanza di diciotto mesi dalla diagnosi.
L’estrazione di tutti i premolari e molari (radici comprese), un curettage adeguato del tessuto osseo e una corretta terapia medica, che comprenda soprattutto un ottimo controllo del dolore, sembrano essere ad oggi l’unica soluzione possibile per la cura della patologia.
Da alcuni anni anni, stiamo inoltre utilizzando un gel locale di produzione galenica che ci permette di migliorare notevolmente i risultati nel tempo e controllare la patologia in quei soggetti non operabili, alleviandone notevolmente la sofferenza.
LA PREVENZIONE
Come curare l’igiene orale degli animali domestici?
La prevenzione è sicuramente fondamentale per preservare la loro salute.
– Perché devo spazzolare i denti del mio cane o gatto?
La prevenzione rappresenta una parte fondamentale della cura del cavo orale e della salute del cane o gatto.
La placca si accumula quotidianamente sui loro denti e la sua rimozione è la chiave non solo per un corretto programma di igiene orale, ma anche per la salvaguardia della loro salute generale.
– Con quale frequenza devo fare una detartrasi dal veterinario?
Dipende dal grado di accumulo di placca e tartaro, ma indicativamente è consigliabile far esaminare i denti del vostro animale domestico con frequenza semestrale.
Tenere sotto controllo l’igiene del cavo orale è fondamentale perché non si sviluppino patologie che, come per la parodontopatia, non consentono una guarigione completa.
Per questo consigliamo di utilizzare lo spazzolino giornalmente.
– Come faccio a lavare i denti al mio cane o gatto?
In primo luogo sarebbe meglio abituarli sin da piccoli alla procedura.
E’ necessario scegliere uno spazzolino da denti a setole morbide e un dentifricio approvato dal veterinario.
La tecnica da adottare per una corretta ed efficace spazzolatura è molto semplice: consiste nel porre una mano a C intorno al muso del nostro animale e nell’inserirgli lo spazzolino sotto le labbra e la guancia (senza aprire la bocca) fino a poterlo introdurre nel vestibolo buccale.
Esercitare poi, per circa un paio di minuti, un movimento di spazzolatura orizzontale, possibilmente tenendo la testina dello spazzolino leggermente inclinata verso il solco gengivale, affinché le setole possano rimuovere la placca sottogengivale.
Se l’animale lo consente, e solo quando si è ampiamente abituato, si potrà tentare di pulire anche il versante palatale e linguale delle due arcate dentali, aprendo leggermente la bocca.